Maratona della pace Roma-Lourdes
"I nostri sogni corrono con noi". Questo il messaggio della maratona internazionale Roma-Lourdes, organizzata a metà maggio 2003 dal Centro Sportivo Italiano in collaborazione con l'Ordinariato Militare in Italia.
La fiaccola, accesa in San Pietro dopo l'udienza del Santo Padre, ha raggiunto la Basilica di Santa Bernadette a Lourdes la sera del 18 maggio, dove ad attenderla c'era il contingente italiano del 45° Pellegrinaggio Militare Internazionale (al quale avevano partecipato rappresentative di 37 nazioni).
Alla corsa si sono uniti anche atleti disabili, che così hanno dato la loro testimonianza nell'anno europeo del disabile.
I chilometri totali percorsi sono stati 1.604 (724 in Italia, 880 in Francia), con 12 tappe in dodici giorni, per un totale di centodieci ore di fatica e sacrificio.
Nelle principali tappe la maratona ha ricevuto grandi accoglienze, con incontri e confronti con associazioni laiche e religiose.
La fiaccolata ha legato simbolicamente il suo nome all'idea di pace nel mondo, un'idea da accendere" con amore e speranza.
La maratona-pellegrinaggio si inseriva nella sequenza dei grandi simboli di Lourdes. Dopo l'acqua della sorgente, ecco i pellegrini stessi nella molteplicità dei loro luoghi di provenienza. Per il 2003, inoltre, il tema pastorale di Lourdes era dedicato all'incontro fra le genti.
"Lo sport va oltre la medaglia, la vittoria e la sconfitta, è un mezzo di unione e aggregazione di persone anche le più diverse" aveva detto il presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano nel corso della conferenza di presentazione dell'iniziativa; quindi uno strumento di pace simboleggiato dalla fiaccola che i militari-atleti hanno portato attraverso l'Italia e parte della Francia.
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